Come accennato nel concept, il libro è composto da lastre-pagine che contengono vari simboli.
Queste moderne “stele di Rosetta” rendono omogenee, dal punto di vista formale, immagini raccolte nel calderone dell'immaginario umano in un lasso di tempo che va dalla preistoria ai giorni nostri.
Grazie ad un effetto straniante prodotto dalla visione simultanea di simboli di aree temporali, tematiche o altro così lontane tra loro, si attiva la riflessione sui processi di simbolizzazione, e sui modi in cui nella storia si è passati dall'immagine referenziale (come per esempio quella di una sedia rappresentata in modo realistico) a quella simbolica.
Per chiarire questo punto farò alcuni esempi.
Nell'antico Egitto ci sono state fasi successive nella formazione dei simboli dei geroglifici.
In prima battuta le rappresentazioni erano mimetiche (per esempio, un'aquila era disegnata in modo realistico) ma con il tempo sono diventate sempre più semplificate e astratte, fino ad arrivare agli ultimi geroglifici che ci sono stati tramandati.
Allo stesso modo i logo commerciali sono un riassunto di tutti i passaggi che li precedono: contengono i processi di figurazione e astrazione che li hanno generati, oltre a riassumere la filosofia del marchio che rappresentano.
La mia ricerca non pretende di essere rigorosa sul fronte storico o filologico, ma si propone di creare un ponte trasversale che metta in luce in che modo il passato ci sopravvive accanto, anche nelle realtà più avanzate e futuristiche.
Tra gli altri vorrei dire due parole sui simboli di manutenzione, montaggio o utilizzo di spazi o di dispositivi.
Nella nostra società globalizzata lo scambio frequente di merci e servizi ha messo in luce la difficoltà comunicativa sul fronte verbale creata dalle varie lingue.
Se un maglione prodotto in Cina viene acquistato in Svezia si crea un problema di lettura dell'etichetta, per ovviare al quale sono state create delle vere e proprie tabelle di simboli che danno in poco spazio e con pochi segni molte informazioni: il simbolo è infatti un condensatore di senso. Nel caso citato sopra si può trovare il simbolo “lavare a secco”, oppure “non candeggiare” e così via. Altre tabelle di questo tipo possono essere quelle per la gestione di impianti e macchine, oppure i simboli degli impianti elettrici, relativi a resistenze, trasformatori, ecc.
Di seguito si vedono alcuni disegni preparatori dei simboli utilizzati nelle lastre.
Tatiana Villani |